Economia circolare e spreco alimentare

Economia circolare e spreco alimentare

Soluzioni pratiche per migliorare la nostra vita

Il Regolamento UE 2021/382 ha introdotto un concetto molto chiaro ovvero quello di rafforzare l’impegno verso la riduzione dello spreco alimentare, dal produttore fino al consumatore finale.
In molte parti del globo, infatti, lo spreco alimentare è purtroppo diventato un’abitudine. Molte persone acquistano più cibo di quello di cui abbiamo bisogno, lasciando poi scadere o deteriorarsi gran parte di questi alimenti. Vi invitiamo a leggere un breve articolo pubblicato sul nostro portale dal titolo “Giornata contro lo spreco alimentare”.

Questa prassi molto diffusa impatta in modo considerevole sul nostro ecosistema vanificando il lavoro, gli sforzi, gli investimenti e le risorse preziose (come acqua, semi, mangimi, ecc.) che vengono utilizzate per la produzione dell’alimento stesso. Di concerto aumentano le emissioni di gas serra e in generale l’impronta di carbonio sull’ecosistema tende ad essere maggiore.

Spreco alimentare e perdita di cibo

Due concetti differenti ma ugualmente critici per la filiera alimentare.

La perdita di cibo è quella parte di prodotti alimentari e packaging che viene persa dal raccolto fino al livello di vendita al dettaglio. Rappresenta il campo di applicazione su cui il Regolamento UE 2021/382 chiede maggiore impegno ai produttori attraverso anche il concetto di “responsabilità estesa al produttore”. Qui le soluzione sono molte, a partire dall’utilizzo di packaging sostenibili e riutilizzabili, una quantità di alimento proporzionata all’alimentazione media e a chiare informazioni verso il consumatore.

Il rifiuto alimentare invece è quella parte di cibo che viene “sprecata” dal consumatore o nella fase di vendita al dettaglio. Questa situazione può essere maggiormente afferente ad un altro importante concetto ripreso dal Regolamento UE 2021/382, ovvero quello di “cultura della qualità” cioè una sensibilità a fattori che contribuiscono a valorizzare gli alimenti e a diminuire la quantità di rifiuti. Il rifiuto alimentare, infatti, è sempre molto legato alla sua salubrità ovvero alla capacità di mantenerne le caratteristiche nel tempo da parte dell’utilizzatore finale.

Economia circolare e spreco alimentare

Alcuni semplici accorgimenti per migliorare le nostre abitudini

Per ridurre lo spreco e la perdita di cibo dobbiamo in primo luogo cambiare le nostre abitudini e anche il nostro stile di vita. Di seguito vi riportiamo alcune semplici azioni che potrebbero essere intraprese per diminuire il nostro impatto sull’ecosistema:

Adottare una dieta più sana e sostenibile

La nostra vita è spesso frenetica e caratterizzata da poco tempo. Preparare anticipatamente pasti nutrienti può essere una sfida. È giusto però ricordare che un pasto “sano” spesso non è sinonimo di “pasto elaborato”. Una ricetta veloce e salutare può essere caratterizzata anche da pochi alimenti.

Acquista solo ciò di cui hai bisogno

L’economica circolare inizia dal carrello della spesa. Se organizzi bene i tuoi pasti allora saprai già cosa e soprattutto quanto devi comprare, evitando anche acquisti impulsivi. Non solo sprecherai meno cibo, ma risparmierai anche denaro.

Scegli frutta e verdura brutta

Non giudicare il cibo dal suo aspetto! Frutta e verdura dalla forma strana o ammaccata vengono spesso scartate per sola estetica ma questo non significa che il loro sapore non sia elevato! Inoltre puoi tranquillamente utilizzare la frutta matura per frullati, succhi e dessert.

Conserva il cibo con saggezza

Puoi utilizzare la logica FIFO (FirstIn-FirstOut) nella gestione del frigorifero posizionando i prodotti più vecchi nella parte anteriore e quelli nuovi sul retro. Usa contenitori ermetici per mantenere il cibo aperto nel frigorifero e assicurati che i pacchetti siano chiusi per impedire l’ingresso di contamenti.

Comprendere l’etichettatura degli alimenti

Devi conoscere bene il significato di “da consumarsi preferibilmente entro” (TMC) e “da consumare entro” (scadenza). Controlla sempre le etichette degli alimenti ed evita gli alimenti con aggiunta di zucchero o sale.

Inizia in piccolo

Prendi porzioni più piccole a casa o condividi piatti grandi al ristorante.

Riutilizza il cibo avanzato

Se non mangi tutto ciò che fai, congelalo per dopo o usa gli avanzi come ingrediente in un altro pasto. Un esempio: si ti avanza della cerne puoi utilizzarle per un ripieno di tortelli o un sugo al ragù.

Metti a frutto i tuoi rifiuti alimentari

Invece di buttare via i tuoi avanzi di cibo, compostali secondo la raccolta specifica del tuo comune. In questo modo restituisci i nutrienti al suolo e riduci la tua impronta di carbonio.

Posta rispetta il cibo

Il cibo unisce l’intera comunità della terra. Documentati per conoscere il cibo, la sua origine, le sue tradizioni e il processo che porta a realizzarlo. Scoprirai valori sensazionali e aumenterai la tua cultura

Sostieni i produttori alimentari locali

Acquistando prodotti locali, sostieni la piccola filiera e le piccole imprese nella tua comunità. Aiuti anche a combattere l’inquinamento riducendo le distanze e, di consegna contribuisci a diminuire l’impronta ti carbonio.

Aiutare le popolazioni ittiche

Mangia le specie ittiche più abbondanti, come lo sgombro o l’aringa, piuttosto che quelle che rischiano di essere sovrasfruttate, come il merluzzo o il tonno. Acquista pesce che è stato pescato o allevato in modo sostenibile, come pesce con etichetta ecologica o certificato.

Non sprecare l’acqua

Non possiamo produrre cibo senza acqua! Sebbene sia importante che gli agricoltori utilizzino meno acqua per coltivare cibo, la riduzione degli sprechi alimentari consente anche di risparmiare tutte le risorse idriche che sono state utilizzate per produrlo. Cerca prodotti che abbiano una certificazione water footprint.

Manteniamo puliti i nostri suoli e le nostre acque

Alcuni rifiuti domestici sono potenzialmente pericolosi e non dovrebbero mai essere gettati in un normale bidone della spazzatura. Oggetti come batterie, vernici, telefoni cellulari, medicinali, prodotti chimici, fertilizzanti, pneumatici, cartucce d’inchiostro, ecc. possono infiltrarsi nel nostro suolo e nell’approvvigionamento idrico, danneggiando le risorse naturali che producono il nostro cibo.

Mangia più legumi e verdure

Una volta alla settimana, prova a mangiare un pasto a base di legumi o cereali “antichi” come la quinoa. Contribuirai a ridurre l’impatto di carbonio dovuto all’allevamento intensivo del bestiame.

Condividere è prendersi cura

Dona cibo che altrimenti andrebbe sprecato. Ad esempio, le app possono connettere i vicini tra loro e con le attività commerciali locali in modo che il cibo in eccesso possa essere condiviso, non gettato via questo è un altro grande requisito contenuto nel Regolamento UE 2021/382.